Albero o arbusto deciduo di 1-12 m con chioma bassa, espansa e globosa;
Fusto basso ramificato dalla base; corteccia bruno-nerastra solcata longitudinalmente;
Foglie caduche, semplici, opposte, coriacee, lucide di sopra e incise fino a metà da 3 lobi, con picciolo lungo quanto la lamina;
Fiori ermafroditi e unisessuali ♂riuniti in corimbi prima eretti poi penduli; petali e sepali gialli poco differenziati tra loro;
Samara doppia con ali quasi parallele o formanti un angolo acuto, spesso arrossata.
Il nome generico deriva dal latino acer = appuntito, aguzzo; si allude probabilmente alle foglie dell'acero riccio (A. platanoides), a lobi dotati di vistosi denti acuminati. L'attributo specifico si riferisce alla città di Montpellier, nella Francia meridionale, dove si trova particolarmente diffusa la pianta.
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