Pianta erbacea perenne di 2-6 cm;
Fusti legnosi alla base, ± prostrati o striscianti e spesso radicanti ai nodi;
Foglie piccole, sessili, coriacee, di aspetto e pelosità variabili;
Infiorescenze dense, sferiche, ovali o ± allungate; calice di 3-4-5 mm; corolla purpurea o rosea di 5-6 mm;
Frutto incluso nel calice persistente e con fauce occupata da un ciuffo di peli cotonosi candidi.
Il genere Thymus deriva il suo nome probabilmente dal latino Thymosus, cioè “che ha profumo di timo” o dal greco Thýmos = timo; una seconda ipotesi lo fa derivare dall'egizio tham, termine riferito ad una pianta che era utilizzata per il lavaggio delle salme da imbalsamare. L’epiteto specifico, variante di serpullum, serpyllum = sermollino o serpollino, deriva dal latino serpere = serpeggiare (sovrapposizione al greco hérpyllon = sermollino, da hérpein = strisciare), in riferimento ai fusti striscianti.
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