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L'identità storico culturale del Liceo |
Il Liceo oggi |
Il Liceo oggi
La formazione liceale si caratterizza per l'apertura ai diversi saperi, considerati nella loro dimensione teorica e storica. Essa mira a integrare le varie aree disciplinari, superando la tradizionale contrapposizione fra le "due culture": umanistica e scientifica. In quest'ottica, i differenti percorsi liceali – classico, linguistico, scientifico, scientifico opzione scienze applicate, scienze umane opzione economico-sociale – rappresentano soltanto modalità specifiche di declinare lo stesso modello formativo, che di ciascuna disciplina privilegia i nuclei essenziali, i fondamenti e le procedure, rilevandone le analogie con le altre forme di sapere. La formazione liceale infatti non è professionalizzante, non ha per obiettivo di fornire una preparazione specialistica; intende invece assolvere a una funzione che è educativa e insieme culturale. Da un lato essa stimola la curiosità intellettuale, la riflessione sulle visioni del mondo e i sistemi di significato, la formazione di convinzioni personali, libere e responsabili; dall'altro permette di acquisire metodi di studio, abilità logiche e linguistiche, quadri culturali di riferimento, strumenti di analisi, di interpretazione e di giudizio. Tali competenze hanno una valenza formativa generale, in quanto potenziano l'autonomia critica, favorendo un rapporto creativo e costruttivo con la sempre crescente complessità del reale.
"I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (Art. 2, comma 2 del Regolamento dei Licei).
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:
- lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
- la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
- l'esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d'arte;
- l'uso costante del laboratorio per l'insegnamento delle discipline scientifiche;
- la pratica dell'argomentazione e del confronto;
- la cura di una modalità espositiva scritta e orale corretta, pertinente, efficace e personale;
- l'uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Nel consolidato modello organizzativo del liceo, evidenziamo la centralità del Consiglio di Classe come unità operativa professionale di base, che cura i processi di crescita umana e di apprendimento di ciascun gruppo classe.
In questo senso diventa importante che lo stile di lavoro e le pratiche didattiche si caratterizzino per l’attività di collaborazione e cooperazione tra i docenti delle varie discipline secondo una responsabilità diffusa e condivisa. Per questo è corretto che ogni Consiglio di Classe ricerchi una intelligente mediazione tra obiettivi comuni e obiettivi disciplinari specifici, tra percorsi che approfondiscono i singoli saperi e altri che li sappiano intrecciare in forma pluridisciplinare. Nello stesso modo, per la valutazione degli apprendimenti, il Consiglio di Classe deve tenere conto sia dell’acquisizione delle abilità trasversali che delle competenze disciplinari in una logica di unitarietà dell’apprendimento.