Storia di una collezione: La fondazione
Gli artigiani della collezione
Da Documentazione del Liceo L. Ariosto
L’arricchimento della collezione è dovuto alla volontà e all’interesse degli stessi insegnanti del Liceo che si sono impegnati in progetti di recupero degli strumenti malfunzionanti e nel proporne l’acquisto di nuovi ai referenti dell’amministrazione scolastica sia locale che nazionale, scrivendo le relative domande e, in taluni casi, anticipando i fondi per il materiale richiesto. A testimonianza di questi rapporti sono conservati, presso l’archivio del Liceo, carteggi tra i Professori, docenti di fisica, quali il Prof. Bongiovanni, il Prof. Martinelli, il Preside del Regio Liceo Ariosto, il Regio Provveditore agli Studi per la Provincia di Ferrara e l’allora Ministro della Pubblica Istruzione.
Quale esempio si riporta il contenuto di una lettera, protocollata, inviata al Preside del R. Liceo di Ferrara dal R. Provveditorato agli Studi per la provincia di Ferrara, risposta alla nota del 23 novembre 1897 avente come oggetto la domanda per l’acquisto di un rocchetto del Ruhmkorff.
Ferrara 25 novembre 1898
Comunico alla S.V. la seguente lettera di S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione in risposta alla mia nota del 27 novembre 1897, riguardante la domanda del professore di fisica per un Rocchetto del Ruhmkorff “ Veramente questo Ministero non è disposto a favorire nei Licei l’introduzione di apparecchi che non siano del tutto necessari allo svolgimento del programma governativo; ma, poiché codesto Liceo è già provvisto della corrente elettrica stradale e di altri strumenti per un corso importante di elettricità, è disposto, in via eccezionale, a provvedere per lo acquisto di un rocchetto di Ruhmkorff, chiesto dal professore Giuseppe Bongiovanni, insegnante di fisica nel Liceo suddetto.
La S.V., nel darne partecipazione al Signor Preside dell’ Istituto dianzi accennato, vorrà invitarla a spedire la fattura in doppio esemplare, non quietanzata, del rocchetto dianzi accennato, insieme al relativo atto di collaudazione e gli scontrini inventariali del medesimo oggetto, dimostranti che questo farà parte del patrimonio del Liceo. Dopo di che il Ministero darà le necessarie disposizioni di pagamento a favore del fornitore”.
Il R. Provveditore Ferrari.
Ulteriore testimonianza di una richiesta di materiale di laboratorio è la lettera del 15 maggio 1891, scritta dai Prof.ri Bongiovanni e Giuseppe Pardi, rivolta al Preside del Regio Liceo Ariosto.
“Illustrissimo Signor Preside del R. Liceo Ariosto,
conoscendo il grande amore che Ella porta all’Istituto, cui degnamente presiede, ci prendiamo l’ardire di rivolgerle la seguente preghiera.
L’insegnamento della storia dell’arte, recentemente introdotto nei Licei, non può essere impartito in modo proficuo, qualora non si pongano sotto gli occhi dei giovani le riproduzioni dei più eccellenti monumenti pittorici, scultorei, architettonici. La migliore maniera, per lasciare osservare a più persone ad un tempo la fotografia di un’opera d’arte, è certo la proiezione luminosa, che ingrandisce e ravviva le figure gli edifici gli spettacoli rappresentati.
Noi pertanto, spronati dall’affetto per la scuola, preghiamo Lei, come Le ne abbiamo già tenuto parola, di domandare a Sua Eccellenza il Ministro dell’Istruzione un sussidio di £ 300 per l’acquisto della parte ottica di un apparecchio di proiezione, trovandosi già nel Liceo l’impianto elettrico e nel gabinetto di Fisica la lampada elettrica.
Questo apparecchio, oltre che per l’insegnamento della storia dell’arte, sarebbe molto utile per le dimostrazioni di Fisica e di Scienze Naturali. Sicuri che la S.V. vorrà renderci interprete dei nostri desideri presso il superior Ministero, ne La ringraziamo sentitamente”
Ferrara 15 marzo 1901
Giuseppe Bongiovanni, insegnante di fisica
Giuseppe Pardi, insegnante di storia.
Da Documentazione del Liceo L. Ariosto
Alcuni strumenti della collezione sono stati assemblati dal macchinista del Liceo con materiale acquistato in città presso le botteghe degli artigiani o i negozi di rivendita di materiale da laboratorio. Nel libro mastro figurano in elenco esempi di componenti di strumenti, con data e prezzo di acquisto, che, assemblati, costituiscono alcuni dispositivi inventariati tra quelli antichi appartenenti al patrimonio della scuola.
Il macchinista costruiva poi apparecchi adattando procedure utilizzate dalle ditte specializzate nella strumentistica da laboratorio. Tra i dispositivi prodotti con tali procedure si ricordano i seguenti:
Sirena semplice
Apparecchio per dimostrazione carrucole costruito in economia
Apparecchio per dimostrazioni forze parallele e momenti costruito in economia
Pendolo d’inerzia di Maxwell costruito in economia
Apparecchio del Tyndall in ghisa e ferro costruito in laboratorio
Calorimetro ad acqua in lastra di ottone nichelato costruito in laboratorio.
Si riporta una nota di tipo amministrativo così articolata:
- Per costruzione di un apparecchio in legno di noce con sfere di alluminio per la dimostrazione della forza centrifuga | £14,00 |
- per costruzione di una pulitrice a due spagnole con albero di ferro e cuscinetti in bronzo, montata su mensole di legno | £75,00 |
Totale £89,00 | |
Saldato
Il macchinista del Liceo Vincenzo Blo Ferrara 16 giugno 1919 |
Un ruolo significativo nell’ambito della conservazione del patrimonio strumentistico del Liceo è stato anche quello del bidello, incaricato e assunto dallo stesso Preside della scuola in qualità di custode e di eventuale supplente del macchinista. Si può considerare un importante collaboratore per la conservazione del patrimonio strumentale del Liceo.
In merito esiste in archivio una documentazione di cui si riportano alcuni esempi.
Da Documentazione del Liceo L. Ariosto
Lettera
Al’ Ill.mo Signor Preside del R°. Liceo “ Ariosto” Ferrara
Ferrara 13 aprile 1905
R. Provveditorato agli Studi per la Provincia di Ferrara
N. Protocollo 207 ; N. Posizione 186
Oggetto: Malattia del macchinista Baruzzi e supplenza.
Il Ministero mi prega invitare la S.V. a dare ulteriori notizie delle condizioni di salute del macchinista Achille Baruzzi.
Circa poi la supplenza affidata al Signor Penazzi osserva che avrebbe dovuto essere invece affidata al bidello del Liceo, non potendosi assumere in servizio temporaneo persone estranee all’Amministrazione, per il rifiuto altre volte apposto dalla Corte dei Conti di registrare mandati di remunerazione in favore delle persone stesse .
Il Provveditore Ferrari
Estratto da una lettera inviata
[ dal Preside del Liceo al Ministro della Pubblica Istruzione, Roma] con oggetto: malattia del macchinista Baruzzi.
[..il prof. Giuseppe Bongiovanni, titolare di fisica, ha supplito egli stesso il macchinista e…]