23 Reticolo rettilineo di diffrazione
n. ... / 1900 - £ 27,50 ( Vol. I n. 2166 )
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Rectilinear diffraction grating
It is a small glass slab on which a diffraction grating is engraved; this is characterized by parallel lines, equidistant, extremely near to one another; the number is 14510 for inch, model A. Rowland. The grating allows to study the phenomena of diffraction.
Si tratta di una lastrina di vetro, custodita in un astuccio nero rivestito internamente con velluto, sulla quale è inciso un reticolo di diffrazione caratterizzato da linee parallele, equidistanti, a piccolissima distanza l’una dall’altra, in numero di 14510 per pollice.
Se si guarda un pennello luminoso attraverso un tale vetrino si osserva, in direzione ortogonale alle linee, una serie di spettri che presentano il rosso all’esterno e il violetto all’interno; essi sono simmetricamente disposti rispetto alla retta che congiunge l’occhio alla sorgente. Se tale sorgente è monocromatica si osserva invece una serie di frange alternativamente brillanti ed oscure.
Un altro modo per utilizzare il reticolo è quello di disporlo davanti all’obiettivo di un cannocchiale rivolto verso una fenditura lontana. In tal caso si osserva una linea luminosa centrale ai cui lati, simmetricamente, si alternano bande scure con spettri aventi il violetto all’interno e il rosso all’esterno.
Il reticolo permette di studiare fenomeni di diffrazione.
I primi reticoli si devono al fisico e astronomo tedesco Joseph von Fraunhofer (1787-1826) che li costruì tendendo dei fili finissimi molto vicini e incidendo il vetrino lungo le linee da essi individuate con un diamante.
Celebri sono i reticoli piani e concavi del fisico americano A. Rowland (1848-1901) che ideò per la loro costruzione macchine a dividere sofisticate.
Il reticolo piano in collezione presenta un’etichetta con la dicitura: " Thorp’s Trasparent Replica of Rowland’s Metal Diffraction grating lines 14510 to the inch."
