9 Bottiglie di Leida a forma cilindrica di dimensioni diverse
n. 456-457 / 1897 - £ 33,75 alla coppia, ( Vol. I n. 1997 ) grandi
135x135x530
/ medie
100x100x440
/ piccole
90x90x240
Cylindrical shape Leyda bottles: big, middle and small.
The collection is made up by three couples of Leyda bottles of different dimensions. They are not all alike as for the composition of structural elements.
La collezione è costituita da tre coppie di bottiglie di Leyda di dimensioni diverse, non tutte identiche rispetto alla composizione degli elementi strutturali. Le bottiglie sono dei condensatori costituiti da vasi di vetro di forma cilindrica rivestiti di carta stagnola, alcuni solo all’interno e altri sia all’interno che all’esterno, in modo da lasciarne scoperta, superiormente, una parte di determinata altezza. L’isolante che separa le due armature è il vetro. Un’asta metallica, terminante con un pomello, anch’esso metallico, è inserita, verticalmente, in uno o due dischi di sughero ed è a contatto con l’armatura interna.
Tre delle bottiglie della collezione possono venire utilizzate con le stesse modalità usate da Cunaeus e Kleist ai quali è attribuita la scoperta fortuita di un primo tipo di bottiglia di Leyda. Essi, per sottoporre all’azione dell’elettricità un liquido, contenuto in una bottiglia di vetro, tenendo questa con una mano, caricavano di elettricità un chiodo precedentemente inserito nel collo della bottiglia fino ad immergersi nel liquido. Se lo sperimentatore avvicina l’altra mano al chiodo vede scoccare, tra questa e l’estremità del chiodo stesso, una scintilla e prova una scossa.
Le altre bottiglie hanno, come armatura interna ed esterna, la parete di carta stagnola e si possono caricare mettendo il pomello a contatto con una macchina elettrostatica e tenendo in mano l’armatura esterna così da metterla a terra.
La capacità di una bottiglia di Leyda, con il vetro di spessore uniforme e le armature geometricamente simili tra loro, è direttamente proporzionale alla superficie di una armatura, inversamente proporzionale allo spessore del vetro. Per aumentare la capacità di una bottiglia di Leyda se ne possono collegare diverse in parallelo, cioè stabilendo il contatto metallico fra tutte le armature interne e fra tutte quelle esterne. Questa disposizione costituisce una batteria di Leyda con una capacità uguale alla somma delle capacità delle singole bottiglie. Se invece ciascuna bottiglia si unisce direttamente con una sola bottiglia di Leyda, ad esempio armatura esterna di una con armatura interna dell’altra e così di seguito, il sistema si dice disposto in serie o a cascata. In tal caso la capacità è uguale al reciproco della somma dei reciproci delle singole capacità delle bottiglie.
Una delle applicazioni sperimentali delle bottiglie di Leyda è dovuta a Lodge che ne utilizzò due di uguali caratteristiche fisiche, di cui una collegata ad un circuito ed entrambe collegate ad uno spinterometro, esse fungevano da emettitore e da ricevitore di segnali rappresentati da scariche che avvengono quando i due circuiti connessi con le bottiglie entrano in risonanza.