42 Galvanometro del Nobili montato in ottone con sistema astatico
n. 361 / 1871 - £ 40,00 ( Vol. I n. 422 )
170x170x280 / Allemano - (Torino)
Nobili’s galvanometer built in brass with astatic system
This kind of galvanometer was invented by Leopoldo Nobili (1784-1835) who, substituting the simple magnetic needle used up to that time with the astatic system, was able to reduce greatly the effect of the earthly magnetic field on the mobile equipment.
Lo strumento è costituito da una bobina orientabile mediante un meccanismo pignone-cremagliera, da una scala graduata circolare su supporto in rame e da un sistema astatico sospeso, tramite un filo, ad un sostegno a vite che regola l’innalzamento degli aghi senza produrre torsione nel filo. Il sistema astatico è formato da due aghi magnetici fra loro solidali e paralleli, uno interno e l’altro esterno alla bobina, in modo da avere i poli di nome contrario rivolti dalla stessa parte, così da ridurre in modo apprezzabile l’azione del campo magnetico terrestre. Il tutto è racchiuso da una campana di vetro che poggia su un sostegno metallico, regolabile in altezza tramite un sistema di viti, al quale sono ancorati gli elettrodi posti su un supporto in avorio.
Si orienta il sistema, agendo sul pignone, in modo che lo zero della scala appartenga alla direzione del meridiano terrestre individuata dagli aghi. Quando la corrente incognita attraversa la bobina, il lato superiore di ciascuna spira esercita sui due aghi un’azione concordante e fa deviare il sistema nello stesso senso, mentre il lato inferiore di ogni spira esercita sull’ago interno un’azione nel medesimo verso e una contraria su quello superiore; tale azione risulta debole per la maggior distanza dell’ago dalla spira. In tal modo il sistema astatico permette di rilevare una corrente anche debole.
Questo tipo di galvanometro fu ideato da Leopoldo Nobili (1784-1835) che, sostituendo il semplice ago magnetico fino ad allora utilizzato con il sistema astatico, riuscì a ridurre notevolmente l’effetto del campo magnetico terrestre sull’equipaggio mobile.