111 Tubi Röntgen per scintille a 20 cm
n. 2205 inv.1893 / 1933 - £ 200,00 ( Vol. IV n. 159 )
130x130x350
Röngten pipes for sparks
In 1895 professor W.K. Röntgen (1845 –1923), at Wûrzburg university, discovered a new kind of radiation which he called X-rays while he was experimenting with the Crookes pipes.
Il dispositivo consiste in un’ampolla di vetro in cui si è fatto un vuoto molto spinto. Dal catodo, a forma di paraboloide concavo, parte il fascio di elettroni che va ad urtare una lastrina di metallo, duro e pesante, come platino, tungsteno o tantalio, detta anticatodo, posta nel fuoco dello stesso catodo. L’anticatodo è collegato esternamente, tramite un filo ad elica, all’anodo e si trova quindi allo stesso suo potenziale.
Quando tra l’anodo e il catodo del dispositivo esiste una differenza di potenziale molto elevata, dell’ordine di qualche decina di migliaia di volts, sono emessi elettroni ad alta frequenza che urtano la placca, vengono assorbiti dagli atomi dell’anticatodo i quali emettono radiazione elettromagnetica di energia pari a quella degli elettroni assorbiti: i raggi X. Tali raggi attraversano il vetro dell’ampolla raggiungendo l’esterno del dispositivo. Per il collegamento tra anodo e anticatodo, il dispositivo era inizialmente noto con il nome di tubo ‘focus bianodicus’.
Apparecchi di questo tipo sono noti come tubi Röntgen, infatti nel 1895 il professor W.K. Röntgen (1845-1923), all’Università di Wûrzburg, mentre sperimentava con questi particolari tubi di Crookes, scoprì un nuovo tipo di radiazione che chiamò raggi X. Nella pratica, attualmente, per produrre raggi X si preferisce utilizzare il tubo di Coolidge.