28 Vite micrometrica

n. 209 / 1875 - £ 8,00 ( Vol. I n. 3 )

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Il dispositivo consiste in una staffa massiccia di ferro sulla quale è fissata, ad una delle sue estremità, una madrevite di ottone al cui interno gira una vite, anch’essa in ottone, regolata da un’apposita testa a forma di disco circolare. Parallelamente all’asse della vite, che è perpendicolare al lato d’appoggio della staffa del dispositivo, si trova, quasi a contatto con la suddetta testa, una barra, regolo, di ferro, a sezione triangolare, sulla quale è incisa una scala che permette di contare i giri di avanzamento della vite stessa. La testa della madrevite presenta una sottile incisione in direzione radiale ad indicare lo zero nelle misure di rotazione effettuate.

Se si vuole utilizzare la vite micrometrica per misurare lo spessore di lamine a facce piane e parallele, si abbassa la vite fino a che la sua punta viene a contatto con il piano d’appoggio e si determina, sulla scala lineare presente sul regolo, la posizione iniziale della vite stessa. Si solleva poi quest’ultima di un numero sufficiente di giri per consentire il collocamento della lamina sul lato d’appoggio della staffa e la si abbassa fino a che la punta tocca l’oggetto. Sulla scala del regolo si legge la nuova posizione assunta dalla madrevite e si determina per differenza lo spessore della lamina in esame. Uno spostamento angolare di un grado provoca un avanzamento di un trecentosessantesimo del passo della vite. La vite si dice micrometrica quando il passo è "fine"; tale tipo di vite consente la misura di spessori molto piccoli. Uno strumento, oggi di uso comune, utilizzato per valutare piccoli spessori di blocchi o di lastre, è il Palmer o "compasso da spessore".

Un dispositivo di struttura analoga a quella della vite micrometrica è lo sferometro che permette, per la particolarità del piano d’appoggio, di determinare anche il raggio di curvatura di superfici sferiche.